Ho deciso di provare a tradurre questo
articolo tratto dal sito ufficiale di Gary Yamamoto, perchè mi è sembrato
che possa rappresentare un utile ripasso invernale in vista
degli impegni piscatori che ci troveremo ad affrontare
il prossimo anno.
Spero di aver fatto cosa gradita.
Marco Mainardi
Guida all’innesco moderno
By Russ Bassdozer
www.insideline.net/articles/rigging-guide.html
3 Aprile 2001
Che cosa facciamo adesso? C’è Bassdozer qui. Sapete
cosa stò pensando? Forse è il momento giusto
per ripassare i principali inneschi impiegati al giorno d’oggi
con le soft baits. Non fantasie, ma soltanto gli inneschi fattibili
con un’esca in silicone, un piombo ed un amo. Questo
nuovo articolo considera 11 modi di innescare la gomma:

Innesco senza piombo La più pura forma di innesco, mortale
se adoperata con un Senko. Non vengono utilizzate piombature
e l’amo è fissato direttamente alla lenza madre.
In opzione, l’amo può essere legato ad
un finale lungo 30-70 cm collegato alla lenza madre
tramite
una girella,
riducendo il probabile attorcigliamento della lenza.

Il senko 6” 9L (color 187) innescato senza piombo
ha consentito la cattura del record mondiale per il bass
(4.658
kg) ottenuto dal pro californiano Bryan Shishido.

Texas
rig con piombo non fissato (Unpegged Texas rig) A un
bullet è consentito di scorrere
liberamente sulla lenza madre a cui è legato l’amo.
Una peculiarità di
questo innesco è che il peso può scorrere
lontano dall’esca. Per contro è limitata
l’accuratezza
e la precisione nella presentazione, questi problemi
possono però essere ridotti limitando il movimento
del piombo ad un breve finale (30-45 cm) fermato alla
lenza madre tramite
una girella. Ciò offre la libertà di
movimento del Unpegged Texas rig e permette un maggior
controllo
del lancio e della presentazione.

Innesco
tremante (Shakin’ rig) Usa
una perlina su un unpegged texas rig. Il piombo cozzerà contro
la perlina provocando un rumore che può indurre
il pesce ad attaccare l’esca.

Texas rig con piombo fissato (Pegged Texas
rig) infilare uno stuzzica denti di legno in fondo ad un
piombo
bullet e spezzarlo.
Non deve essere infilato troppo forte per non danneggiare
la lenza. Scorrerlo in basso, lungo la lenza e
lo stuzzicadenti farà si che il bullet rimanga bloccato
vicino alla soft bait, da usarsi in presenza di ostacoli.
Il piombo e l’esca
saranno solidali scivolando attraverso la vegetazione
e gli ostacoli senza impigliarsi.

Innesco avvitato (Screw-In Rig) Un vantaggio in più rispetto
al metodo dello stuzzica denti, è dato dai piombi avvitabili
sono costituiti da un filo metallico avvolto a spirale intorno
a un tubicino di teflon avvitabile in cima ad un’esca
in silicone. Infilare il piombo nella lenza madre, legare l’amo
e avvitare il piombo sull’esca. Questa rappresenta l’evoluzione
degli inneschi utilizzabili in mezzo ad ostacoli
di ogni genere.
Nota: Con i piombi bloccati sulla lenza, pegged
texas rig o screw-in rig, può essere importante che l’occhiello
dell’amo sia inserito in profondità nell’esca
(2 cm). Ciò affinchè l’occhiello
non sia a stretto contatto con il piombo.

Mojo Rig i piombi per questo innesco sono lunghi
e sottili e consentono alle nostre insidie
di passare attraverso,
rocce, erbe ed ogni altro ostacolo presente
nell’acqua meglio
di qualsiasi altro innesco. E’ molto adatto a presentazioni
verticali in acque profonde e sospese per bass in agguato alla
sommità o all’interno di alberi sommersi. Esistono
in commercio accessori come fili di gomma o fili di acciaio
per favorire l’inserimento del filo nel piombo e per
fermarlo a una certa distanza (30-60 cm) dall’esca.
Tali fili di gomma servono anche per evitare eventuali
danni alla
lenza provocati dal bloccaggio del piombo con i
sistemi descritti per gli altri inneschi.
* Questo piombo è prodotto dalla Mojo Lure
Company, Inc.

Carolina Rig Tra i più utilizzati in ambienti relativamente
liberi da ostacoli. S' infila nella lenza un peso da _ a 1
oz., seguito da una perlina che emette vibrazioni quando il
piombo gli batte addosso. Dopo una girella a cui si colega
un finale di 45 60 cm (non più lungo) e poi l’amo.
Come in tutti gli inneschi qui descritti bisogna utilizzare
piombi relativamente più leggeri quanto più leggera è la
soft bait che andremo ad impiegare, e pesi superiori quanto
più pesante sarà la canna,
il mulinello, e la lenza.

Rockhopper Rig Una variazione al carolina
rig per i fondali ricchi di pietre
e rocce. I pesi
adatti
a questo
innesco
consentono un disincaglio più agevole
rispetto a quelli utilizzati per gli
altri tipi di innesco.

Splitshot or Slipshot Rig Legare un
amo alla fine della lenza e bloccare
un piombino
spaccato
a 45-60
cm di
distanza dall’amo
stesso. Ricordati di non stringere troppo il piombino per non
danneggiare il filo. Il moyo slipshot è un approccio
più innovativo e usa al
posto del piombino spaccato un
sottile piombo
fermato
con un striscia
di gomma.
L’innesco splitshot è di frequente utilizzato
con lenze relativamente leggere.
I piombini da splitshot sono generalmente piuttosto piccoli,
e più leggeri che in
ogni altro innesco. Deve essere
utilizzato con recupero lento consentendo all’esca
di passare a tiro di bass a mezza acqua su fondali profondi.
Può essere
impiegato per leggere presentazioni
in acqua poco profonda.

Dropshot rig Legare un amo tipo
la serie 53 crooked di Yamamoto
con
un nodo palomar
sulla
madre lenza.
La parte
terminale
della lenza che, dopo la normale
legatura di un amo si taglia,
viene lasciata lunga circa 30 cm. Dopo
il
nodo la parte di filo sottostante
viene passata
attraverso
l’occhiello dell’amo la
cui punta deve essere rivolta verso l’alto. Un piombo
munito di girella viene legato nella parte di lenza sottostante
l’amo. L’esca è infilzata nella sua parte
superiore oppure può essere innescata a metà corpo
(tipo wacky rig) riducendo gli attorcigliamenti che si verificano
con l’innesco dropshot.

Wacky rig Legare un amo tipo
la serie 53 crooked di
Yamamoto sulla
madre
lenza. Bisogna usare
un’esca sottile e lunga
tipo worm (es. senko). Piegare l’esca in modo che i due
estremi coincidano e quindi conficcare l’amo al centro
dell’arco così prodotto
Sinteticamente abbiamo
descritto i più popolari inneschi
e il loro moderno impiego. Quello che adesso bisogna fare è andare
vicino ad uno specchio d’acqua e imparare ad usarli bene.
Praticamente ogni innesco illustrato lavorerà bene
(con un minimo di logica)
con ciascun modello di
esca vinilica.
Storie correlate
Talkin' Texas – Come inserire la punta dell’amo
nell’esca
By Russ Bassdozer
13 Dicembre, 2003
Texas rig, carolina rig, mojo rig, con un piombo da avvitare,
uno slitshot o dropshot, senza piombo o wacky rig? Un senko
o un cut tail possono essere efficaci in ogni caso, come
tutte le più popolari soft bait. Se si eccettua l’innesco
wacky o l’uso di un amo crooked, spesso si può iniziare
inserendo la porzione di un amo offset attraverso la parte
iniziale (in americano “naso”) dell’esca,
facendola fuoriuscire poco sotto e ruotandolo in modo che
la punta dell’amo guardi il corpo dell’esca.
Come poi verrà posizionata la punta dell’ amo
dipenderà da come intricata sarà la copertura
vegetale che in acqua dà riparo al black bass.

Texas-rigged In caso di ostacoli particolarmente intricati e fitti, la
migliore opzione sarà di infilzare la punta nell’esca
senza farla passare dalla parte opposta, ma lasciandola appena
un poco al di sotto della superficie, contrapposta a quella
di ingresso della punta, dell’esca. Questo è un
innesco non adatto ad un approccio leggero o medio. Fili
e canne potenti sono utilizzati per questo tipo di pesca.

Texas-exposed Adatto ad acque aperte o con bassa presenza
di ostacoli, la punta dell’amo attraverserà l’esca
passando dalla parte opposta, rimanendo poi a stretto contatto
con l’esca stessa. Questo innesco si presta bene ad
essere utilizzato in ambienti con acque libere o presenza
di pochi ostacoli. E’ molto indicato con esche tipo
grossi fat-grubs o lizard dal corpo largo, che, con il loro
corpo, proteggeranno la punta esposta dell’amo dagli
ostacoli.

Tex-Skin on top In caso di ostacoli moderati, operare come
per il texas-exposed, ma nascondere la punta dell’amo
sotto “la pelle” dell’esca. Non è facile
descrivere la cosa, ma un’attenta osservazione dell’illustrazione
potrà sicuramente agevolare.
A prescindere da ogni considerazione, possiamo affermare
che è utile lasciare che lo spazio di esca compreso
tra l’occhiello e la punta rimanga più morbida
possibile, senza essere eccessivamente rigida. Il corpo
dell’esca in tensione è una caratteristica
che pregiudica l’innesco. Di conseguenza bisogna
far si che la porzione di esca tra l’occhiello dell’amo
e la punta infilzata nell’esca stessa rimanga un
pò allentata. La sensibilità a valutare tale
caratteristica s' impara solo con l’esperienza. Questa
morbidezza non significa, comunque, che l’esca debba
risultare curvata dall’innesco stesso - essa deve
presentarsi comunque perfettamente diritta – ma se
compressa con il dito indice nel punto in cui dovrà essere
attaccata dal pesce, dovrebbe essere sentita sciolta e
morbida. Al momento dell’attacco del pesce l’esca
se ben innescata dovrà collassare facilmente lasciando
scoperto e libero l’amo e consentendo un buon incoccio
della preda. E’ sicuramente più facile mettere
in pratica questi accorgimenti che spiegarli per scritto.
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