Testo di Gian Marco Naldini


Il Bass di Primavera

 

 

Predatore sempre più affascinante, il Black Bass ci riempe i sogni lungo tutto il periodo invernale, periodo più o meno avaro di catture per gli arditi Spinners che tentano sortite in ambiente selvatico.
L'attesa è lunga e sofferta ma, allo scadere della "triste" stagione, il nostro Centrarchide si risveglia dal suo letargo allorquando le condizioni climatiche fanno si che l'acqua risulti, in un tempo continuativo, di alcuni gradi sopra lo zero durante le minime notturne ma soprattutto che arrivi nelle ore più calde intorno agli 8/9°.
Sono queste le prime condizioni che risvegliano gli istinti di predazione dopo il lungo digiuno ma soprattutto l'istinto riproduttivo.


Li chiamiamiamo Bass di Primavera anche se il periodo non è poi così preciso nel tempo; a volte a fine Febbraio, a volte a Marzo o addirittura Aprile, fatto sta che quando le condizioni climatiche arrivano, ci sono anche i nostri amici pinnuti.
Il "periodo ittico" è quello detto Pre-Frega ed è caratterizzato dallo spostamento degli individui adulti (quelli di grossa mole a cui si ispirano i nostri sogni) dalle profonde buche che hanno dato loro riparo dalle avversità invernali, verso le sfuggenti sponde dove le acque più basse riscaldano prima nei più o meno rari momenti di sole; in cerca di cibo e di nuovi territori, ove da li a poco avverrà il rito della riproduzione, il Bass riapre le danze per la felicità di tutti gli appassionati.
Queste sono le prime basi su cui poggerà la nostra uscita, che sia da terra, da natante o dal Belly-Boat: la ricerca degli scalini tra le profonde buche e le basse sponde saranno gli Hot-Spot da preferire, alternando lanci in acque profonde e in acque basse.
Gli scalini sono i nostri principali riferimenti in quanto è proprio qui che il Bass Primaverile sosta in attesa di predare: in caso di predata, o di allarme, il Bass prontamente si inabisserà nella profondità delle acque con un paio di colpi di coda, tornando al sicuro, sia che abbia la pancia piena che vuota, alla propria tana invernale.
Le acque basse accoglieranno con il loro tepore gli esemplari più arditi e più affamati; questo non vuol dire che non siano attenti a tutto ciò che li circonda e la limpidezza delle acque che caratterizza questo periodo fa sì che la nostra presenza e la presentazione dell'esca debba essere indiscutibilmente la più naturale possibile.
Le acque profonde accolgono ancora una buona parte dei Bass attivi ma non ancora disposti ad avvicinarsi alle acque basse; in questo caso l'esca deve essere controllata con movimenti lenti alternati a pause di alcuni secondi (contare, fino a dieci/quindici/venti, aiuta spesso a far sembrare meno "eterno" quel momento di pausa che stiamo dando alla nostra esca) e comunque sempre con il più intimo contatto possibile con il fondale.
Sfruttare dove è possibile tutti gli erbai, i tronchi sommersi o comunque ogni possibile ostacolo che possa dare riparo al predatore.
Non per ultimo, lanciare ovunque si abbia la giusta senzazione per istinto, anche se la logica ci può dire l'opposto.
Le esche: a questo punto rimane solamente da valutare la scelta delle nostre esche, e qui la cosa diventa ancora più interessante e personale.

Esca principe per molti Spinner, sembra risultare lo spinnerbait, un'esca capace di stimolare l'attacco rabbioso dei grossi bass ancora in fase di risveglio (e a volte di qualche bel Luccio); in prossimità delle sponde opteremo per modelli con paletta Colorado o Indiana, capaci di lavorare a medie profondità, con velocità basse e soprattutto capaci di continuare ad emettere vibrazioni attiranti anche durante le cadute in pausa con il loro "effetto ad elicottero".

Per le acque profonde e per gli scalini, paletta willow (foglia di salice) che consente all'artificiale un'affondamento migliore ed una tenuta della profondità raggiunta per la scarsa resistenza opposta al fluido dall'artificiale stesso; in questo caso il recupero deve essere effettuato in modo continuo e lineare sbattendo sugli ostacoli del fondo.


L'aggiunta di un trailer in gomma è del tutto personale, e comunque genera un affondamento minore ed anche un movimento più lento e naturale.
Lo Strike deriva da una ferrata vigorosa al primo accenno di abboccata.

 

  • Anche i Crank di piccola misura (5/7 cm.) fanno egregiamente il giusto lavoro quando sondiamo gli scalini. Affondamento tramite rapido recupero iniziale, poi un recupero lento intervallato da frequenti pause. Lo Strike è quasi sempre dato dalla preda stessa grazie alla ferocia con cui attacca questo tipo di artificiale.

 

 
  • La gomma risulta, a mio modesto parere, l'esca che più esercita attrazione nei Bass:essendo predatori che vivono in laghi, paludi, canali, le imitazioni di vermi (in misura di 3/4 pollici=7,5/10 cm. piombati con bullet da 1/16 - 1/8 di oncia =1,5 /4 gr.) funziona ovunque e comunque. Con opportuni inneschi raggiungono e sondano il fondale con una naturalezza a dir poco disarmante e, grazie ad inneschi anti-incaglio, passano indenni tra le decine di ostacoli che incontrano nelle loro traiettorie, raggiungendo più volte il Bass proprio dinanzi alla sua tana invernale inducendolo all'abbocco anche se in quel momento non è disposto a sortite che lo porrebbero allo scoperto.

 

 

  • Altra formidabile esca, nella categoria gomma, è la sottovalutata Lizard da 6 pollici (15 cm.), l'unica esca in cui è possibile "esagerare" nelle dimensioni in cerca di Bass primaverili; innescata con amo tipo Mustad Needle Power Loock serie 91761 BLN, assume un bilanciamento particolare che dona all'esca stessa attrattività nella caduta libera e nel recupero lineare; il peso importante dell'esca ci consente di esplorare grandi porzioni di acqua anche in profondità.
  • Va sottolineato che questa esca è selezionatrice e che quindi, quando sentirete la mangiata e conterete fino a tre, alla ferrata a Strike ci sarà con buona probabilità una preda di tutto rispetto.

 

  • Non proprio facili da sfruttare in tutta la sua potenzialità, i Jig a tubo stananano con il loro adescante movimento a spirale i Bass più smaliziati che sono in caccia a quasiasi profondità;

 

  • il Tube Jig da 3 pollici (7,5 cm.)è infatti capace di sondare tutto lo spessore dell'acqua fino ad arrivare sul fondo in uno strano ma irresistibile avvitamento a spirale dovuto alla piombatura (1/8 -1/4 di oncia=4/7 gr.) raggruppata tutta in testa all'artificiale che ne sbilancia strutturalmente l'assetto, sempre se il contatto con l'artificiale rimane costantemente quello appropriato (equilibrio tra rilascio di filo, sempre in leggera tensione, ed accompagnamento con il cimino della canna) dopodichè avviene il recupero a saltelli sul fondo per qualche metro; se non si nota alcun sentore di abboccata, si cambia la zona da sondare, se si sente un'appesantimento,o al contrario un'alleggerimento dell'esca, si risponde con una secca ferrata.

Il Jig, un amo montato su una testina piombata opzionata da un gonnellino in silicone o rubber. Sul piombo è innestata una "spazzola" composta da fili di plastica; di spessore e rigidità calcolata, questi fili fanno sì che rendano l'artificiale Anti-incaglio tra gli ostacoli del fondo (purtroppo a volte anche Anti-pesce). Per questo motivo è preferibile sfoltire la "spazzola" con qualche saggio taglio di forbice, o meglio ancora, premendoli con forza con il pollice per "snervarli" a ventaglio (forma a V).
A differenza dello spinnerbait, il Jig senza un trailer risulta molto poco adescante (si rischia di perdere fiducia nell'esca); al contrario, munito di un trailer (Grub, Gammbero,ecc.) diventa un'arma micidiale.
In primavera, ma anche per il resto della stagione, il Jig sfrutta la sua efficacia lavorando a strettissimo contatto con il fondo: saltellando, strisciando o sobbalzando, indurrà all'abbocco il Bass rintanato ed apatico.
La misura standard è 1/8-1/4 di Oz., ma possiamo liberamente aumentare la grammatura all'aumentare della profondità delle acque.
L'abbocco di inizio stagione può essere anche molto morbido, quasi impercettibile, in ogni caso, la ferrata dovrà essere sempre decisa per annullare l'effetto Anti-Pesce della "spazzola".

Concludo con i Grub da 3 pollici che in primavera invogliano all'attacco i Bass svogliati che rifiutano esche troppo voluminose, logicamente zavorrati con 1/16-1/8 di oncia (1,5- 4 gr.); contare fino a tre e………..Strike!!!


indietro