Il Bass d' Inverno
di Marco Mainardi


Inizio questo articolo parafrasando il titolo di una nota canzone scritta alcuni anni fa da Ivano Fossati per la splendida voce di Loredana Bertè.
Come il mare anche la pesca al bass d’inverno può essere noiosa e triste, ma se affrontata al momento e nell’ambiente giusto può anche regalare catture interessanti, magari addirittura il black bass della vita.
In ogni caso chi ha ormai contratto il bass-virus difficilmente riesce a non pensare alla sua preda preferita durante la lunga e fredda stagione invernale.
Dovremo avere l’accortezza di scegliere giornate non troppo fredde (il bass ferma totalmente la sua attività con temperatura dell’acqua di 6°C, ma già con 9-10°C la riduce notevolmente), di conseguenza giornate nuvolose, ma con temperature relativamente più elevate possono fare al caso nostro.
Le probabilità di cattura saranno superiori negli spot con maggiore profondità dell’acqua, dove gli strati più profondi risentono meno e più lentamente della bassa temperatura atmosferica, consentendo di conservare qualche grado in più che potrà permettere un minimo di attività al centrarchide e a qualche possibile sua preda, o anche in acque basse ricche di ostacoli naturali o artificiali e in presenza di scalini verso zone più profonde.
Esistono esche che offrono alcune possibilità di successo anche durante la stagione invernale, vorrei di seguito provare a elencarne alcune indicando le strategie migliori per il loro uso.
Spinner bait:

l’utilizzo di colori che vanno dal bianco, all’arancio o allo chartreuse in acque scure e all’argento in acque limpide, insieme a recuperi lenti alternati a pause più o meno lunghe può fare di questa esca una delle più interessanti per la stagione fredda.

L’abbinamento ad un trailer adatto (sempre interessanti, ma particolarmente in questo periodo dell’anno sono le imitazioni di gambero) migliora ulteriormente il rendimento degli spinner bait.

 

Jig:

anche questa esca, se scelta di misura non eccessivamente grande (1/4 o 1/8 oz.) e abbinata ad un trailer tipo chunk o craw può regalare alcune emozioni. Il Jig va manovrato in modo molto lento sfruttando la sua capacità di penetrare all’interno degli ostacoli più intricati (alberi, rami, canne palustri, ecc:). Anche l’uso di jig con rattles può aiutare a stimolare la reazione dei pesci più apatici. I colori, da scegliere rigorosamente tra quelli “naturali”, sono il nero, il blue, il verde, il green pumpkin e il junebug. Pescare con il jig richiede una grande pazienza, concentrazione nel sentire l’esca e nell’osservare il punto di ingresso del filo nell’acqua: solo così sarà possibile avvertire l’attacco del bass e incocciare con il dovuto tempismo.
Soft baits:

tra le esche in silicone andranno considerate con la dovuta attenzione quelle indicate alle tecniche finesse (grubs e worms) che si rivelano particolarmente adatte a pescare in acque profonde con ostacoli sommersi. Si potranno innescare sia texas rig, che usando testine piombate da 1/8 o 1/4 di oz.
Anche l’uso di tube baits potrà offrire possibilità di successo.


Ondulanti:

gli americani considerano questa esca, se utilizzata con presentazioni verticali e movimento a sali e scendi, una delle migliori per l’inverno. In questo caso non posso portare la mia esperienza personale perché l’ondulante non rientra tra le insidie da me preferite per il bass.


Cranckbaits:

 

soprattutto i deep crackbaits sono esche che possono offrire soddisfazioni anche durante la stagione fredda. Se recuperati molto lentamente in una giornata non troppo rigida possono indurre qualche bel bass ad attaccare.


In generale possiamo dire che la tattica vincente in questo difficile periodo dell’anno è quella che prevede l’utilizzo di piombature leggere, recuperi lenti alternati a frequenti pause (anche lunghe diversi secondi), e la scelta di esche dai colori naturali.
La bass fishing invernale non potrà prescindere da una eccellente conoscenza del territorio, che ci farà capire quale sono le acque meno fredde o quale ambiente può risultare più promettente, della temperatura dell’acqua (anche un semplice termometro da acquario potrà fare al caso nostro) e da un’attenta osservazione delle previsioni meteo (per individuare le giornate meno fredde).
Lo spinner che si ostina a cacciare il black bass d’inverno dovrà considerare che la possibilità di cappotti è molto alta, ma se armato della dovuta perseveranza la cattura anche di un solo pesce o anche il solo percepire un’abboccata lo ripagherà degli sforzi freddo sofferto.


 

   
 

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