Allevamento di Lucci by ViMa (Vizzoni
Mario) & Fly 90
Allevamento autorizzato di Lucci autoctoni per il ripopolamento
delle acque della Provincia di Lucca.
Foto e testo di Gian Marco Naldini 
Quando i primi temporali segnano il finire dell'estate,
si dirida quella sottile nebbia che nasconde il nostro
più alto obbiettivo: sua Maestà il Luccio.
Magnifico nella forma, astuto, una perfetta macchina in
continua evoluzione, capace di regolare gli equilibri delle
acque dolci. Nessuno, e sottolineo nessuno, rimane
indifferente al suo cospetto; qualcosa di primordiale si
risveglia in noi quando lo sfidiamo, quando lo combattiamo,
quando perdiamo, quando lo vinciamo, quando lo restituiamo
alle sue acque.
Rimane così nei nostri sogni, impresso in noi come un
tatuaggio che segna un punto del nostro percorso e che
mai scorderemo. Bentornato Sire.
Introduco così la sintesi dell'opera di recupero di una
specie che merita più che mai il nostro rispetto, perchè
si possa
ancora sognare in un futuro, perchè tutto ciò non diventi
solo un ricordo come sta accadendo in altri luoghi non
così lontani dalla nostra vita.
L'opera, perché solo così si può definire
uno studio progettuale di tale dimensione ed annessa fase
di realizzazione, ha richiesto fin dall' inizio uno sforzo
di energie grandioso: tempo, spazio, forma( iter burocratico),
collaboratori e tanta (ma veramente tanta) passione, sono
gli ingredienti
per il buon esito di questi importantissimi progetti.
Durante un incontro presso l' incubatoio di Mulina di Stazzema,
i ragazzi del Fly 90 mi portano a conoscenza del loro progetto
in corso: un allevamento di Lucci autoctoni.
Mario mi invita ad approfittare di un momento particolare
del processo: la schiusa delle uova.
Alcuni giorni più tardi mi avverte che ci sono le
condizioni adatte per fare delle belle foto agli avannotti
ed io parto per la meta. L'appuntamento viene fissato presso
un terreno agricolo ove sorge una serra e qui i ragazzi mi
invitano ad entrare; rimango a bocca aperta! La grande serra
accoglie
due vasche sui lati: alla destra quella dei riproduttori,
alla sinistra quella che ospiterà a breve i Luccetti.

Una parte dello spazio dell'entrata( sulla Dx della foto) è adibito
all'allevamento degli alimenti dei Lucci: gamberi, larve
e vermi.
L'ambiente mi rivela in modo quasi magico la potenzialità dei
ragazzi del Fly 90: subito è chiaro che è stato
ricreato in tutto e per tutto l'ambiente naturale atto ad
ospitare i Lucci; temperatura dell'aria, luce, temperatura
dell'acqua ed il suo riciclo, flora, tutti completamente
e continuamente monitorati. il ciclo della vita è stato azionato.
 
Nella vasca di destra, quella che ospita
i riproduttori, riesco a fotografare 2 dei 4 esemplari
presenti (due maschi
e due femmine). La spremitura a cui sono stati sottoposti è la
medesima di quella che abbiamo potuto osservare per le Trote
Fario (vedi articolo in sezione scienze e tecnica dal titolo "L'incubatoio
di Mulina di Stazzema"), idem per il processo della
fecondazione delle uova.

Dei 4 riproduttori in vasca, solo 3 sono risultati pronti
per la spremitura: 2 femmine ed 1 maschio.
Appena provveduto alla fecondazione delle uova, queste sono
state delicatamente depositate nelle Ampolle/Incubatoio (vasi
di Zug): la schiusa avviene a 120 ° giorno, ovvero, con
acqua a temperatura 10° le uova si schiudono dopo 12
gg. con la possibilità di anticipare o posticipare
la schiusa intervenendo sulla temperatura dell’acqua
(tolleranza +/- 3 gg.)
Rocco: il riproduttore Maschio in questione,ottimo per qualità di
sperma (ha prodotto una quantità infinitesimale di
liquido, circa una goccia, che miscelata con una piuma tra
le uova di due riproduttrici, ha fecondato c.a. il 90% di
queste). Il nome gli è stato attribuito per la forte "personalità" dimostrata
in questa delicata operazione.
Uova: 1 mm./1,5mm. di diametro, dapprima gialle, mutano nel
loro ciclo il loro colore in nero. Saranno protette e curate
dall'incubatoio preparato a regola d'arte secondo precisi
criteri.

Compaiono nella prima settimana due puntini neri (gli occhi).
Con un particolare procedimento tenico, si uniforma la
schiusa delle uova per evitare disparità di grandezza nel
futuro (limitando così la possibilità di cannibalismo).
 


Gli avannotti si pongono su di un telaietto
nella vasca incubatoio, con acqua corrente a 12° continui.
Successivamente, saranno trasferiti in una piccola vasca
di accoglienza con le prime piante di riparo.
Alimentazione: gli avannotti vengono alimentati con
zooplacton. 
Fino a due mesi è possibile tenerli nello stretto,
se continuamente monitorati e ben alimentati ( prevalenza
di alimentazione
insettivora);
dopo i 2 mesi i
rischi di possibile cannibalismo aumentano (ittiofagia). In
questo periodo, in cui il Luccetto ha raggiunto i 5/6
cm. di lunghezza, è purtroppo facile assistere a scene
che hanno dell'incredibile: il Luccetto si fagocita
un proprio simile di pari misura!!!
Uno dei problemi principali quando si
allevano i Lucci, è quello di riuscire a portare più
avanti possibile la maturitàl/ misura degli avannotti:
la semina avrà risultati positivi proporzionalmente
alla maggiore misura del Luccetto.


L' Iter
burocratico di questo operato è lungo e fiscale: Presentazione
del progetto, dettagliato in ogni minimo particolare,
alla
Provincia, richiesta
ed ottenimento delle autorizzazioni necessarie per il prelevamento
dei capi destinati alla riproduzione dal Lago di Massaciuccoli;
il prelevamento è stato effettuato per mezzo di un
pescatore professionista autorizzato nello specifico dalla
Provincia di Lucca ad operare in periodo di divieto di pesca
al Luccio.
USL: controllo delle attrezzature destinate al progetto,
dell’ambiente atto ad ospitare i riproduttori, dell’incubatoio
nella sua struttura ed efficienza, dell'entrata e dello scarico
dell’acqua, controllo dell' idoneità dell’ambiente
(vasca) atta ad ospitare una parte dei Lucci non seminati
per monitorarne la crescita e lo sviluppo nel tempo e compararla
ai Lucci seminati in ambiente naturale.
L’ USL certifica rilasciando l’autorizzazione
ad utilizzare il tutto ai fini della itticoltura per il ripopolamento
delle acque scelte nella Provincia di Lucca.
Controlli continui di un’Ufficiale Veterinario che
controlla lo stato delle apparecchiature, l’acqua e
la salute dei riproduttori e dei riprodotti, fino alla loro
semina/ liberazione e successivamente, in modo periodico
ma continuativo in un arco di circa 1 anno, lo sviluppo
dei
soggetti trattenuti
in cattività. Poi il rilascio anche di quest'ultimi
chiude il sipario.
Tratto dal sito ufficiale della
Provincia di Lucca:
"Ripopolamento con giovani lucci-28/04/2004
Nei giorni scorsi in varie acque l'Ufficio Risorse
Ittiche della Provincia ha provveduto ad immettere
circa 7.000 giovani lucci. La specie nelle nostre acque
continua ad avere bisogno di sostegno ed in alcuni
areali la sua presenza si è fortemente contratta
tanto da farne presumere una virtuale estinzione".
Un risultato modesto se misurato in quantità,
grandioso per volontà.
Quando sarete a tu per tu con sua Maestà,
..............massimo rispetto.
Giemme
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